La ciclabile Baitoni-Pieve di Bono

Le sponde del lago d’Idro con gli ampi parcheggi e i numerosi servizi a disposizione, accolgono i cicloturisti come base ideale per la partenza lungo il percorso ciclabile e per una visita ai borghi ed ai siti naturalistici, storici, gastronomici della zona.

Dal parcheggio (km 0,000) i primi metri del tracciato si percorrono su stradine interpoderali immerse nelle campagne situate alla foce del fiume Chiese, per poi risalirne gli argini in direzione nord lungo la Valle .

Da qui inizia la pista protetta che risale il fiume in sinistra orografica e che in questo tratto si apre alla vista sugli abitati e sui castelli di San Giovanni sulla destra, sopra Baitoni e Santa Barbara sopra Lodrone, sulla sinistra.

Oltrepassata la strada provinciale, in prossimità del ponte dei Todeschi, si prosegue sulla pista, arrivando nel suggestivo punto di incontro dei torrenti Lora e Palvico con il Chiese (km 2,410); due ponticelli coperti permettono di portarsi oltre e di compiere una deviazione sulla pista comprensoriale che lungo la sommità arginale destra del torrente Palvico, porta presso l’abitato di Storo (km 6,580).

Proseguendo invece lungo il corso del fiume Chiese, si rimane nel mezzo della vallata, assaporando la tranquillità e l’amenità dei luoghi, si oltrepassa l’abitato di Darzo, i campi sportivi e si raggiunge il ponte della Cà Rossa, sulla strada per Storo; superata la bella area di sosta, si continua il percorso in sommità arginale a ridosso di campagne coltivate, fino alla località Fontana Santa (km 8,230).

Questo luogo, impreziosito da una suggestiva cascata con laghetto, inserita all’interno di un parco con attrezzature di ristoro, si presenta come un piacevole punto di sosta. Il tratto successivo del percorso diventa un sentiero naturalistico con fondo in sterrato, che si snoda in un ambiente selvaggio e solitario; il tratto iniziale, costruito a sbalzo sulla roccia, si deve superare con bicicletta a mano.

Lungo il tracciato s’incontrano le “ calchere”, interessanti manufatti del passato utilizzati per la produzione della calce viva, recuperate insieme al percorso dove troviamo delle bacheche che ne illustrano la storia e il funzionamento.

Percorsi circa 2km, si abbandona la stradina sterrata per imboccare sulla sinistra il nuovo ponte ciclopedonale sul fiume Chiese, che consente di raggiungere la sponda opposta, in destra orografica (km 10,340).

Questo parte del percorso è a traffico promiscuo anche se limitato: percorrendolo per qualche centinaio di metri, si incontra il sottopasso alla strada statale SS 237 delle Giudicarie, che conduce brevemente nel centro abitato di Condino, piccolo borgo ricco di palazzi, case e chiese di pregevole valore storico.

Attraversato il paese di Condino e superata nuovamente la statale con sottopasso, si raggiunge la zona sportiva, da dove riprende la pista ciclabile (km 12,670) che conduce ai piedi del paese di Cimego, piccolo borgo nato sui resti di un antico centro minerario di probabile epoca romana (km 15,660).

Da questo punto, la ciclabile percorre il tratto conclusivo di circa 5km che conduce a Pieve di Bono, costeggiando il bacino idroelettrico di Cimego e fermandosi in località Cologna, piccola frazione di Pieve, da dove si prosegue sulle strade interne al paese, per poi giungere in prossimità della passerella ciclopedonale sul Chiese in località Creto.

La ciclabile termina infine il suo percorso, in prossimità dell’incrocio con la strada comunale che conduce al piccolo centro abitato di Por (km 20,800).

A breve partiranno i lavori per la realizzazione dei successivi tratti, che consentiranno di raggiungere il paese di Bondo, portando così lo sviluppo del percorso ciclabile a complessivi  29,000km, consentendo di collegare altri centri come Roncone e Lardaro.